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Affonda barcone di migranti al largo della Libia, si temono 700 morti

Immigrazione. Se il bilancio di vittime fosse confermato sarebbe la più grande tragedia nella storia delle migrazioni nel Mediterraneo

Augusta, l’arrivo dei migranti salvati nel canale di Sicilia il 16 aprile scorso

Un’imponente ope­ra­zione di soc­corso è in corso nel canale di Sici­lia, circa 60 miglia a nord della Libia (120 a sud di Lam­pe­dusa), dove attorno alla mez­za­notte di dome­nica 19 aprile si è capo­volto un pesche­rec­cio carico di migranti pro­ve­niente dalla Libia.

Finora sareb­bero solo 28 i super­stiti ma si teme un bilan­cio di 500 — 700 morti. All’operazione, coor­di­nata dal cen­tro nazio­nale soc­corsi della Guar­dia Costiera, par­te­ci­pano decine di unità navali e aeree della stessa Guar­dia costiera, alcuni mer­can­tili che sono stati dirot­tati in zona, mezzi aerei e navali della marina mili­tare ita­liana e della guar­dia di finanza impe­gnati nell’operazione Tri­ton dell’agenzia Frontex.

Si tratterebbe del più grave disastro nella storia delle migrazioni nel canale di Sicilia.

La tra­ge­dia, secondo le pri­mis­sime rico­stru­zioni — tutte da veri­fi­care -, sarebbe avve­nuta pro­prio men­tre un mer­can­tile por­to­ghese era in avvi­ci­na­mento per pre­stare soc­corso al pesche­rec­cio in dif­fi­coltà. Forse lo spo­sta­mento simul­ta­neo delle cen­ti­naia di per­sone a bordo ha rove­sciato l’imbarcazione facen­dola affondare.

Il 14 aprile un’altra strage nella stessa zona, almeno 400 per­sone sono morte nell’affondamento di un bar­cone pro­ve­niente dalla Libia e diretto in Sicilia.

24 i cada­veri recu­pe­rati in mare finora dai mezzi di soc­corso italiani.

«Siamo sul luogo della strage per le ricer­che». Lo ha detto all’Adn­kro­nos il colon­nello Ales­san­dro Car­rozzo, che comanda il Reparto aero­na­vale della Guar­dia di Finanza in Sici­lia. Le Fiamme gialle hanno inviato sul posto due guar­da­co­ste, il ‘Pao­linì e il ‘Cala­bresè e un aereo Atr 42. «L’allarme è scat­tato nella notte — dice ancora Car­rozzo — e i nostri guar­da­co­ste, che si tro­va­vano a Lam­pe­dusa per il con­trollo Tri­ton, sono subito par­titi per la Libia. L’aereo è par­tito invece da Cata­nia». Si parla di 28 pro­fu­ghi super­stiti e set­te­cento morti «ma le noti­zie sono ancora fram­men­ta­rie», dice Car­rozzo che segue le ope­ra­zioni, minuto dopo minuto.

«Se il bilan­cio di que­sta enne­sima tra­ge­dia sarà con­fer­mato il bilan­cio dei morti nel Medi­ter­ra­neo negli ultimi dieci giorni arri­verà a oltre mille per­sone». Lo ha affer­mato a Skytg24 Car­lotta Sami por­ta­voce dell’Unhcr. «Quella di oggi è una tra­ge­dia di pro­por­zioni enormi che con­ferma — ha aggiunto Sami — la neces­sità di un inter­vento euro­peo che metta in campo mezzi ade­guati di soc­corso». Dalla Libia , ha riba­dito Sami «par­tono bar­coni pieni all’ inve­ro­si­mile» e quando que­sti lan­ciano la richie­sta di aiuto «i mezzi delle Capi­ta­ne­rie di porto ita­liane impie­gano troppo tempo per raggiungerli».

Anche Malta ha inviato una nave di soc­corso. Il primo mini­stro mal­tese Joseph Muscat ha dichia­rato al Times of Malta di essere stato avvi­sato della tra­ge­dia all’una di notte. “I soc­cor­ri­tori — ha detto — stanno let­te­ral­mente cer­cando di tro­vare per­sone vive in un mare di cadaveri”.

“Se l’Unione euro­pea e il mondo con­ti­nue­ranno a chiu­dere gli occhi su que­ste tra­ge­die in atto nel Medi­ter­ra­neo saranno giu­di­cati nel modo peg­giore, come in pas­sato, quando chiu­sero gli occhi di fronte ai geno­cidi e non fecero nulla”, ha detto Muscat.

I soc­corsi della nave King Jacob:

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aggior­na­mento ore 11.50:

Mat­teo Renzi è rien­trato a Roma da Man­tova annul­lando gli impe­gni della cam­pa­gna elet­to­rale per seguire gli svi­luppi dei soc­corsi. Fonti di palazzo Chigi affer­mano che ha avuto poco fa un col­lo­quio tele­fo­nico con il Pre­si­dente fran­cese Fran­cois Hol­lande a pro­po­sito della tra­ge­dia. In mat­ti­nata aveva dichia­rato: «Nel Medi­ter­ra­neo tutti i giorni c’è una strage, il cuore batte forte di fronte a tra­ge­die del genere, assi­stiamo al dolore di tanti uomini, a intere gene­ra­zioni che muo­iono in un tempo in cui la comu­ni­ca­zione è glo­bale. Come si fa a rima­nere insensibili?».

aggior­na­mento ore 12.05:

«Finora sono state recu­pe­rate 49 per­sone vive e una ven­tina di cada­veri». Così all’Adnkronos Fla­vio Di Gia­como, por­ta­voce in Ita­lia dell’Oim, Orga­niz­za­zione Inter­na­zio­nale per le migra­zioni, in merito alla nuova strage di migranti nel Medi­ter­ra­neo. «Se que­sto nau­fra­gio fosse con­fer­mato per numero di vit­time, dall’inizio dell’anno i morti sareb­bero già 1.600. L’anno scorso, al 30 aprile, erano 96» dice Di Giacomo.

aggior­na­mento delle ore 14:

  • I 24 cada­veri recu­pe­rati in mare sono stati cari­cati sulla nave della Guar­dia costiera ita­liana Gre­go­retti (codice CP 920) che ha assunto il comando delle ope­ra­zioni di recu­pero e salvataggio.
  • «La com­mis­sione euro­pea è pro­fon­da­mente fru­strata dagli ultimi svi­luppi nel Medi­ter­ra­neo», una situa­zione «dura che richiede un’azione decisa»: così l’esecutivo Ue in comu­ni­cato, pre­ci­sando che il pro­blema va affron­tato «alla radice», cioè con i Paesi di ori­gine e transito.
  • La Guar­dia costiera ita­liana, che aveva for­nito la stima di 700 vit­time, ha detto che il bilan­cio del nau­fra­gio è da“rideterminare”È stato un migrante eri­treo, super­stite della tra­ge­dia, a rife­rire delle circa 700 per­sone che erano a bordo del bar­cone. Su tale cifra ver­ranno sen­titi anche gli altri super­stiti, secondo le pro­ce­dure pre­vi­ste. Il bar­cone che si è capo­volto, di 20 metri — ha rife­rito la Guar­dia Costiera in una pro­pria nota — è in grado di por­tare «diverse cen­ti­naia di per­sone» ed era «sovrac­ca­rico di migranti».
  • Moghe­rini con­voca ver­tice straor­di­na­rio dei mini­stri euro­pei per domani in Lus­sem­burgo. »Abbiamo detto troppe volte ‘mai più’«, afferma Moghe­rini, che sot­to­li­nea come per l’Europa sia impe­ra­tivo »sal­vare tutti insieme delle vite umane, così come tutti insieme dob­biamo pro­teg­gere i nostri con­fini e com­bat­tere il traf­fico di esseri umani«. Il tema dell’immigrazione sarà for­mal­mente sull’agenda del Con­si­glio Affari esteri con­vo­cato per domani in Lus­sem­burgo, dove, pro­se­gue Moghe­rini, »pre­sen­terò una serie di pro­po­ste per la Libia, una delle prin­ci­pali rotte del traf­fico ille­gale di migranti«. »Dob­biamo con­ti­nuare a lavo­rare sulle cause che sono alla radice dell’immigrazione e soprat­tutto sull’instabilità di un’area che è sem­pre più vasta, dall’Iraq alla Libia. Ogni giorno abbiamo il dovere di sal­vare vite umane, con­di­vi­dendo tra tutti i 28 que­sto dovere e la respon­sa­bi­lità che troppo a lungo è stata lasciata sola­mente ai Paesi meri­dio­nali«, afferma ancora l’Alto rap­pre­sen­tante Ue. Domani, con­clude Moghe­rini, »chie­derò a tutti i Paesi euro­pei di mostrare e dimo­strare attra­verso le azioni di ade­rire ai valori fon­da­men­tali con­di­visi che hanno dichia­rato come pro­pri quando si sono uniti all’Unione europea«.
  • «Al momento fac­ciamo quello che pos­siamo con i mezzi a dispo­si­zione». Lo sot­to­li­nea all’Adnkronos la por­ta­voce di Fron­tex, Ewa Mon­cure, che replica così a chi sot­to­li­nea i limiti dell’operazione euro­pea Tri­ton nelle ope­ra­zioni di pat­tu­glia­mento del Mar Medi­ter­ra­neo. Dopo l’ennesima tra­ge­dia del mare, la por­ta­voce di Fron­tex aggiunge: «Que­sta è la situa­zione attuale. Non posso dire nulla sulla pos­si­bi­lità di even­tuali amplia­menti della mis­sione, per rag­gio d’azione e numero di navi impie­gate, che sono temi che atten­gono alla sfera poli­tica e diplo­ma­tica». Pos­si­bile un ritorno a Mare Nostrum? «Era una mis­sione ita­liana, adesso c’è que­sta ope­ra­zione di Fron­tex. Noi stiamo ope­rando e par­te­ci­piamo ai soccorsi».
  • Alle 17 con­si­glio dei mini­stri straor­di­na­rioMat­teo Renzi ha con­vo­cato a palazzo Chigi alle ore 17 i mini­stri degli Esteri Paolo Gen­ti­loni, dell’Interno Ange­lino Alfano, della Difesa, Roberta Pinotti, dei Tra­sporti, Gra­ziano Del­rio e il sot­to­se­gre­ta­rio Marco Min­niti. Al ter­mine della riu­nione il pre­mier terrà una con­fe­renza stampa. Lo si apprende da fonti di palazzo Chigi.
  • «Ho auspi­cato che ci sia una riu­nione rapida dei mini­stri euro­pei per raf­for­zare l’operazione Tri­ton». Ad affer­marlo, nel corso di un’intervista alla tv fran­cese ‘Canal +’, è il pre­si­dente della Repub­blica fran­cese, Fra­nçois Hol­lande, in merito al nau­fra­gio nel Canale di Sicilia.
  • Il mini­stro dell’Interno, Ange­lino Alfano, ha sen­tito il com­mis­sa­rio euro­peo Dimi­tris Avra­mo­pou­los «su quanto acca­duto a 63 miglia dalle coste libi­che». Il com­mis­sa­rio euro­peo gio­vedì sarà a Roma.
  • Il governo di Tri­poli, non rico­no­sciuto dalla comu­nità inter­na­zio­nale, «è pronto a rice­vere una dele­ga­zione del governo ita­liano per discu­tere del dramma della immi­gra­zione ille­gale». Lo affer­mano fonti gover­na­tive dalla capi­tale libica inter­pel­late da Aki– Adn­kro­nos Inter­na­tio­nal sulla tra­ge­dia dei 700 pro­fu­ghi par­titi dalla Libia e morti nel canale di Sici­lia. L’Italia ha cer­cato di man­te­nere il con­tatto «uffi­cioso» con i rivali del governo di Tobruk, rico­no­sciuto inter­na­zio­nal­mente, attra­verso la sua sede diplo­ma­tica a Tri­poli, ma è stata costretta a chiu­derla a meta feb­braio a seguito del peg­gio­ra­mento delle con­di­zioni di sicu­rezza nella capi­tale libica.

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